13/04/2020

Alzi la mano la donna che non abbia desiderato, una volta nella vita, di ricevere fiori da un ammiratore anonimo… stamattina, lunedì di Pasquetta, nella cassetta posizionata fuori dalla porta principale dell’albergo, ho trovato un mazzo di tulipani accompagnato da un biglietto senza firma. Lo so cosa state pensando: i tulipani sono olandesi e noi non li vogliamo. Non sono complottista, anzi sono una europeista delusa e tradita, ma adoro i tulipani e amo i miei clienti del nord Europa che sono una parte importante della mia clientela e che, con la loro fedeltà, hanno fatto la storia dell’albergo. Ci sono ospiti che mi hanno vista crescere, ci sono famiglie di lingua tedesca alla seconda e anche alla terza generazione di clienti-ritz. Ho ricevuto qualche giorno fa una donazione di 1000 euro per la Pasqua del mio staff, forzatamente inoperoso, da una coppia dalla Germania; infine, siccome sono una romantica, non posso dimenticare che mia nipote si sposerà con un olandese affettuoso e sensibile, oltre che innamoratissimo, tanto quanto un uomo mediterraneo. Scopro, riconoscendo la scrittura del biglietto, che i fiori arrivano da mia sorella che non può pensare alla mia Pasqua in solitaria. Grazie di esistere Terry! E a mia sorella va il ringraziamento anche per questa Pasquetta fuori porta… letteralmente. È la prima volta che mi tratto come una cliente del “ritz”, contravvenendo alla rigidità e all’inflessibilità con cui ho vissuto la mia posizione in albergo e gli eventuali privilegi derivanti dal mio ruolo.

In tarda mattinata, uscendo dalla porta dell’ “appartamento” di mia madre ho infilato la porta della stanza n° 520, l’ultima a sinistra, alla fine del corridoio del quinto piano. Complimenti a mia sorella: è lei l’arredatrice. Non manca proprio niente, è una vera suite, una stanza da 60 mq, di un bianco assoluto, con una terrazza enorme che da’ sulla piscina. La vera chicca è un pezzo di parete finestrata che riquadra letteralmente i Colli Euganei e il monastero di San Daniele, una vista che è come una cartolina. Divano e cabina armadio da sogno, doppio bagno con doccione e vasca idromassaggio, punti luce di design e un letto tondo enorme, rendono la 520 una camera che ti fa sentire una Very Important Person… bene, qui ho passato la mia Pasquetta: uno spettacolo! In terrazza, sdraiata in un lettino formidabile per comodità e funzionalità, ho preso il sole. So che nei mesi con la “R” è sconsigliato prendere il sole e non so se sia una diceria, ma la voglia di luce e di calore è troppa. Vero è che il 13 aprile mi sono rosolata per bene; il sole, seppur velato, picchia ma si sopporta perché non ci sono comunque le temperature estive e ho deciso che la tintarella arriverà prima dell’estate. Mi rendo conto che al quinto piano, rispetto alle piscine e al parco, mi trovo di almeno 20mt più vicina al sole: sorrido e spero di non bruciarmi come Icaro. Penso al fascino della mitologia, alle ali di Icaro attaccate con la cera e all’ebbrezza di poter arrivare al sole e anche io mi faccio trasportare ricordando che le ali, a Icaro, le fece Dedalo, suo padre, che aveva costruito, per ordine del re di Creta, Minosse, il labirinto che imprigionava il Minotauro… insomma tutto torna: rinchiusa nel mio dedalo, mi regalo il sole, tenendo tra le mani il filo d’Arianna.

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