Rosso di maggio

“Il mese di aprile, sa già quello che vuole, maggio.”

Manfred Hinrich

Il 25 Aprile Venezia si fa rossa: è la festa del bocòlo (bocciolo in dialetto veneto), oltre a essere San Marco, la celebrazione del Santo Patrono. Gli uomini regalano alla propria amata un bocciolo di rosa rossa.

Segue a stretto giro Maggio, senza dubbio il mese delle rose e all’AbanoRitz abbiamo la ricetta perfetta per addolcire la vostra primavera:

PETALI DI ROSA CRISTALLIZZATI

Lavare e selezionare con cura i petali di 8 rose, lasciarli asciugare su un canovaccio e disporli su una teglia da forno cospargendoli con 200 grammi di zucchero. Infornare a 180 gradi per 10 minuti, lasciare raffreddare e servire.

Rimanendo al rosso della rosa, si può passare a molta frutta e verdura di stagione: fragole, ciliegie, ravanelli, peperoni, pomodori,… All’AbanoRitz amiamo i prodotti a chilometri zero e la cucina sana, quindi ecco qualche piccola curiosità sui frutti rossi di maggio.

FRAGOLA

“Immagina se sangue fosse fragola, se rabbia fosse una carezza, se odio fosse un bacio in bocca…”

Biagio Antonacci

Conosciuta fin dagli antichi romani, la fragola nasce della pianta fragaria, molto comune e spontanea nei boschi italiani, solitamente coltivata in suoli freschi al sole o a mezz’ombra.

Ricca di calcio, potassio, fosforo, magnesio, vitamina C, fibre, polifenoli e con molte altre proprietà, la fragola ha soprattutto pochi zuccheri e può quindi facilmente essere incorporata alle diete per diabetici e obesi. Questo frutto è utile per i reumatismi, l’ipertensione, la ritenzione di liquidi, i calcoli, l’arteriosclerosi, le malattie epatiche e di raffreddamento. Tagliata in due tra l’altro è un buon rimedio per le vescichette l’herpes simplex, ma anche per le scottature se schiacciata e lasciata agire per qualche ora.

In cucina, le foglie possono essere utilizzate per insaporire la carne, mentre il frutto crea piacevoli e sorprendenti accostamenti: dalla classica marmellata ai dolci, passando per risotti e salse agrodolci. A noi, sinceramente piacciono naturali, con un po’ di succo di limone o ricoperte di panna montata per i più golosi.

CILIEGIA

“Le ciliegie, dolci, rosse e sensuali come un bacio.”

Mogol

L’elisir di lunga vita, oltre che essere bella e golosa. La ciliegia ha due varietà principali: la ciliegia dolce e l’amarena.

Le ciliegie sono ricche di vitamine A, B e C, sali minerali, zinco, rame, manganese e cobalto. Come le fragole, contengono levulosio, lo zucchero adatto per i diabetici che possono quindi consumarne senza problemi.

Ma le ciliegie non sono solo un peccato di gola, sono infatti un freno all’invecchiamento cellulare e alcuni studi ne consigliano un consumo giornaliero per fare scudo agli antiradicali liberi forniti dalla dose giornaliera di vitamina E. Importanti effetti si hanno anche per combattere le infiammazioni articolari, per ridurre gli attacchi di cuore e le malattie cardiovascolari. Aggiungendo poi benefici depurativi del sangue e disintossicanti, drenanti del fegato e delle tossine, antinfettivi, antibatterici e lassativi, sembrerebbe che le ciliegie concilino il sonno.

Niente di male quindi ad approfittare di questa stagione per mangiarne a dismisura, anche perché una tira l’altra.

In cucina la ciliegia si usa veramente in ogni tipo di piatto: torte, dolci e budini, ottima per insaporire il pesce o la carne, per fare l’aceto, il risotto, la marmellata e cotte nel vino sono una bontà. Nel Veneto, la preparazione più conosciuta è la ciliegia sotto grappa: per 500 grammi di ciliegie, utilizzare 500 grammi di grappa e circa 200 grammi di zucchero fatto sciogliere con 100 grammi di acqua. Una volta chiusi i vasetti, far riposare al buio per 3 mesi. Una delizia!

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