The #Prophecy, l'album di Giulia

Quando l’istinto si trasforma in armonia

 

Giulia facco pianista padova

Il primo album della padovana Giulia Facco

 

È uscito ieri, 8 gennaio 2016, con l’etichetta Emme Record Label, il primo disco della giovane compositrice, pianista e jazzista Giulia Facco.
Nata a Padova nel 1985, Giulia ha registrato gli otto brani presenti nel disco con il suo “Quintet” composto da Davide Tardozzi alla chitarra, Enrico Smiderle alla batteria, Riccardo di Vinci al contrabbasso e Mirko Casilino alla tromba.

Alberto Bortoluzzi

Alberto Bortoluzzi

I brani sono stati registrati in provincia di Rieti, a Fara in Sabina, al Tube Recording Studio.
Gli otto brani sono stati composti dalla musicista padovana tra il 2009 e il 2014: un universo sonoro ed emotivo che è legato a sue esperienze di vita. Come afferma Giulia, il tutto è nato casualmente, sia con brani scritti per esigenza e necessità, sia con brani composti per esercitarsi al meglio durante gli studi al Conservatorio. E’ stato successivamente alla partecipazione ad un concorso, a Fara in Sabina, che il direttore della rassegna musicale, Enrico Mozza, le ha proposto di registrare nel suo studio.

La foto che ritrae Giulia in copertina è opera del ventisettenne pittore padovano Alberto Bortoluzzi.

Una composizione istintiva quella di Giulia, perché secondo lei  “La composizione non si decide a tavolino ma è una cosa che arriva in modo naturale. Mi viene in mente una melodia a cui aggiungo un giro di basso o di accordi che stiano bene insieme. Nonostante io abbia studiato l’armonia, creo le progressioni armoniche lasciandomi guidare dal gusto e dall’orecchio. Se un accordo sta bene in un dato contesto lo lascio anche se non rappresenta una soluzione logica dal punto di vista dell’armonia”.

Giulia Facco

Giulia Facco

L’album si intitola “The Prophecy” proprio come una delle canzone più emblematiche del disco. La canzone parla di una storia capitata a Giulia: “Un po’ per scherzo mi sono fatta fare le carte da un’amica di un’amica. Mi ha colpito l’energia di questa persona e poi l’atmosfera: una sconosciuta che mi diceva cose molto personali su di me e che mi prediceva il futuro. Sono tornata a casa in stato ricettivo e il pezzo è uscito in automatico. A volte ho come la sensazione che il pezzo esista già e io riesca a capire dov’è e a scriverlo in modo molto spontaneo».

Nel disco c’è anche molto del compianto Marco Tamburini, insegnante di musica d’insieme di Giulia al Conservatorio di Rovigo, che è comunque riuscito a vedere la nascita di alcuni brani dell’album.

Giulia Facco si esibirà il 3 febbraio all’Osteria Da Filo a Venezia e il 4 al Ristorante Vegetiamoci di Padova.

La copertina del primo album di Giulia Facco

La copertina del primo album di Giulia Facco

 

 

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