The Colors of Music in the World, terzo appuntamento con Klyo Music all’AbanoRITZ

 

Terzo appuntamento della rassegna musicale The Colors of Music in the World: martedì 24 aprile alle ore 21.15 in Sala degli Specchi all’AbanoRITZ per il concerto per pianoforte e flauto, in collaborazione con l’associazione Klyo Music.

Protagonisti della serata Philippe Entremont al pianoforte e Luisa Sello al flauto.

 

I musicisti

Luisa Sello

Flautista del panorama internazionale con una intensa attività solistica in Europa, Estremo Oriente, Stati Uniti e Sud America, è ospite di orchestre quali i Wiener Symphoniker, la Salzburger Kammerorchester, la Miami Great Symphony Orchestra, I Virtuosi Italiani.

Artista eclettica ed innovativa, il suo repertorio abbraccia diverse epoche e forme d’arte, in un percorso da lei ideato come esecutrice, autrice e regista, riscontrando consensi unanimi per “classe, eleganza, presenza, talento, emozione“.

Ha lavorato con l’Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti ed ha suonato accanto ad Alirio Diaz, Trevor Pinnock, Edgar Guggeis, il Nuovo Quartetto Italiano, lo Jess Trio Wien.

Ambasciatrice della musica italiana nel mondo, è tra gli artisti sostenuti dai Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività Culturali.

Docente al Conservatorio di Trieste e Professore ospite all‘Università di Vienna e di Graz, viene regolarmente invitata presso Istituzioni Accademiche in Giappone, Cina, Argentina, USA, Russia, Austria, Germania, Spagna, Estonia. Incide per Stradivarius, una delle eccellenze discografiche europee, e per la Beijjing Honhchen Millennium & Art in Cina.

Luisa Sello ha studiato a Parigi con Raymond Guiot, primo flauto dell’Operà, ed è stata una delle allieve predilette di Severino Gazzelloni che di lei ha scritto “qualità di primissimo ordine: tecnica e suono di ottimo livello, unite ad una magnifica sensibilità interpretativa”.

Dopo il successo del “Pierrot Solaire”, vincitore del premio Speciale Start Cup 2008, e “Canto per la vita”, commissionato per il Premio Unesco 2008, sta ora lavorando sui progetti “Bach, musica eterna” e “Quadri di colore”.

Philippe Entremont

L’eccezionale carriera di Philippe Entremont iniziò all’età di 18 anni quando si fece conoscere internazionalmente con il suo debutto alla Carnegie Hall di New York, dove eseguì il Concerto per pianoforte di André Jolivet e il Concerto per pianoforte n. 1 di Liszt. In seguito dirigerà le più grandi orchestre sinfoniche di Europa, Asia e America e lavorerà con i solisti più importanti del mondo, sia strumentali che vocali.

Nel 1976 venne nominato direttore principale e direttore musicale a vita della Vienna Chamber Orchestra con la quale ha girato il mondo. E’ stato direttore della New Orleans Symphony, direttore musicale della Denver Symphony e direttore dell’Orchestra des Concerts Colonne a Parigi. Nel 1993 è diventato direttore principale dell’Orchestra da camera dei Paesi Bassi.

Ha anche fondato il Santo Domingo Music Festival, un evento biennale che ha attratto artisti rinomati nella Repubblica Dominicana.

Ha diretto orchestre europee e americane ed eseguito concerti di piano e musica da camera. Un tour mondiale tra il 2010 e il 2013 gli ha dato la possibilità di eseguire numerosi tour orchestrali; nella stagione 2010-2011 è stato nominato il Lifetime Laureate Conductor della Munich Symphony Orchestra.

E’ un insegnante attivo oltre che a mantenere un intenso programma di concerti, infatti è stato presidente del Maurice Ravel Académie e ha ricoperto il ruolo di direttore del Conservatorio americano di Fontainbleau. Ha contribuito in modo determinante alla creazione dell’Orchestra da Camera dell’École Normale Supérieure de Musique de Paris – A. Cortot, di cui è attualmente al comando.

Essendo uno degli artisti più registrati nella storia, tutti i Concerti per pianoforte eseguiti da Philippe Entremont e registrati da Sony Music, sono stati ristampati in un cofanetto da 19 CD.

Il suo primo libro autobiografico “Piano ma non troppo” è stato pubblicato nel 2014 dalle Editions de Fallois di Parigi.

 

Il festival

Ciascun concerto del festival trasporta l’ascoltatore verso melodie tradizionali, repertori classici e sperimentazioni contemporanee per un’offerta musicale ricca e variegata che, con il suo linguaggio universale, riunisce gli ospiti italiani come quelli internazionali in un incontro emozionante che supera le barriere linguistiche.

I concerti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione Klyo Music.

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