Il Festival del Cinema e le nostre Thermae di Venezia

Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2018

Lorenzo Mattotti, manifesto ufficiale della 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia

 

Le Thermae di Venezia e l’attenzione alla donna

 

Almeno due sono i motivi che ci spingono a collegare la Mostra di Venezia alle nostre terme che storicamente vengono considerate le Thermae di Venezia. Situati a soli 40 km dalle acque di Venezia, abbiamo il merito di offrire una proposta di acque termali preziose dal punto di vista salutistico e del benessere inteso in senso più ampio.

I benefici termali consentono di risolvere molte problematiche fisiche e le nostre acque ne sono la pura dimostrazione viste le ottima qualità che riescono ad apportare al fango euganeo. Un Brevetto Europeo garantisce la presenza nel fango termale di numerosi principi attivi prodotti naturalmente nel corso del processo di maturazione, conferendogli quelle proprietà antinfiammatorie e analgesiche che lo rendono unico al mondo.

Per questo mettiamo costantemente a disposizione dei programmi di salute mirati formulati da diversi protocolli termali fra cui la fangoterapia, la fisioterapia, i bagni all’ozono e i massaggi; il tutto convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale.

Una delle ragioni che ci connettono alla Mostra deriva dal soggetto che Lorenzo Mattotti – fumettista e illustratore – ha deciso di raffigurare nel manifesto ufficiale del Festival veneziano in cui ne annuncia lo svolgimento dal 29 agosto all’8 settembre. L’artista rappresenta una giovane ragazza che guarda attraverso la terra, simbolo dello “sguardo su di noi”. Nell’altra mano tiene un quadrato bianco che sta ad indicare lo schermo del cinema. Lo sguardo sul pianeta deve passare per questo mezzo ed essere così filtrato attraverso lo schermo. Proprio come nel poster, la donna è al centro di molte iniziative anche all’AbanoRitz, a cominciare dal fatto che a gestirlo sono due sorelle e che si porta con sé una storia fatta di quattro generazioni di donne. Un vero e proprio matriarcato che ha fatto dell’ospitalità più che una professione, una vocazione.

Alla donna, per esempio nei casi di mastectomia, sono dedicati molti dei nostri trattamenti specifici come l’idrochinesiterapia. Inoltre offriamo assistenza medica, termale e specialistica, thermae, fisioterapia & fitness. Per la lista completa di tutte le cure terapiche e dei trattamenti clicca qui 

Un’altra opera che Mattotti ha voluto dedicare a Venezia è un volume di illustrazioni ripreso in questo breve e interessante video in cui la protagonista è l’acqua, un’acqua che riempie fino a diventare un elemento solido agli occhi dell’artista, proprio come la nostra acqua termale che con le sue innumerevoli funzioni benefiche può modificare, migliorandolo, il nostro corpo, procurandogli un generale e profondo benessere psico-fisico.

 

Il Leone d’oro

 

Il poster ufficiale è la ciliegina sulla torta di un’edizione che riserva parecchie sorprese e che parte con un super programma che, oltre ai film, prevede anche eventi legati alla consegna del Leone d’oro alla carriera a Vanessa Redgrave, l’altro riconoscimento femminile della mostra di quest’anno.

Alberto Barbera, Direttore del Festival, in merito alla 75a edizione della Mostra del Cinema ha annunciato: “sarà ricca in tanti sensi, curiosa, con molto cinema di genere figlio degli autori, con grandi registi, alcuni per la prima volta a Venezia, ma anche tante scoperte: opere prime, giovani talenti, giovani registe.”

Vanessa Redgrave, regista e attrice di grandissima caratura, verrà premiata durante la manifestazione che aprirà con la proiezione de Il primo uomo e chiuderà con Driven di Nick Hamm. Ad accogliere questa grandissima artista ci sarà Michele Riondino, scelto come padrino di questa edizione, ma anche il presidente della giuria Guillermo Del Toro. Ecco cosa ha dichiarato la Redgrave: “Sono sbalordita e straordinariamente felice di sapere che sarò premiata col Leone d’oro alla carriera dalla Mostra di Venezia. La scorsa estate stavo girando The Aspern Papers, ambientato a Venezia nel tardo diciannovesimo secolo: una storia di ossessione, grandezza perduta e sogni di avventure byroniane. Molti anni fa ho girato La vacanza nelle paludi del Veneto. Il mio personaggio parlava solo in dialetto veneziano. Scommetto di essere l’unica attrice non italiana ad aver recitato un intero ruolo in dialetto veneziano! Grazie infinite cara Mostra!”

 

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