Discriminazione assicurata?

Donne al volante vittime di discriminazione sulla RcAuto

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Assicurazioni più care “grazie” a una sentenza Ue che ha deciso la parità tra guidatori. Le signore pagheranno di più anche se coinvolte in meno incidenti stradali

Uguaglianza sì, ma a quale prezzo? Le automobiliste sono vittime di una sentenza della Corte di giustizia europea che in teoria ha riconosciuto loro la piena parità con i colleghi uomini. La prima e tangibile conseguenza di tale decisione è stata che la polizza Rc auto ha subito un cospicuo rincaro: un incremento di 4 euro ogni 100 euro di assicurazione auto. Un sovrapprezzo che è destinato ad aumentare ulteriormente visto che le compagnie assicurative hanno già previsto aumenti del 4% e potrebbero ritoccare ulteriormente le tariffe destinate al gentil sesso per equipararle a quelle pagate dai maschi.

Il rincaro ha interessato sia le assicurazioni stipulate in filiale sia le assicurazioni sottoscritte online. Fino a poco tempo fa le signore riuscivano a pagare di meno non perché godessero di un regime agevolato e cortese, ma perché in media erano automobiliste più prudenti e quindi più virtuose, con un numero di incidenti assai più basso di quello realizzato da mariti e fidanzati.

Alla faccia di tutti i pregiudizi che vogliono le fanciulle come pericoli costanti quando si mettono alla guida di qualsivoglia veicolo a motore, i sinistri da loro provocati sono sempre stati pochi. Per tale motivazione fino a poco tempo fa il prezzo medio di una RcAuto sottoscritta da una guidatrice era di 376 euro, contro i 393 euro necessari oggi per ottenere il tagliandino annuale.

La spesa per coprire l’assicurazione auto è insomma lievitata del 4,4% medio, ma con picchi anche del 12% per alcuni operatori. Per gli uomini invece, il costo medio è restato pressocché invariato, spostandosi da 379 euro a 380.

La simulazione è stata fatta tra compagnie online e prendendo in esame i due profili base proposti dall’Ivass: quello di un automobilista e quello di una guidatrice di 40 anni, con una vettura da 1300 di cilindrata alimentata a benzina, nella classe numero 1 di bonus-malus.

Una bella conquista per le paladine dei diritti, ma non di certo per le più attente al portafoglio e alla contabilità domestica che hanno immediatamente notato il rincaro e non hanno saputo spiegare nell’immediato il motivo di questa brutta sorpresa comparsa nel preventivo dell’Rcauto.

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