Fisioterapia e acqua termale: magico connubio!

“Quando curi una malattia puoi vincere o perdere, quando curi una persona vinci sempre!”

Patch Adams

8 settembre, la Giornata Internazionale della Fisioterapia. Fisioterapia viene dal greco Φυσιο (naturale) e θεραπεία (terapia); quindi è letteralmente una terapia naturale, branca della medicina di prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti con patologie in ambito muscoloscheletrico, neurologico e viscerale. Il fisiatra ne è il medico: dopo specifiche diagnosi, egli coordina le terapie che permettono un miglioramento dello stile di vita con un approccio tecnico-motorio. Il fisioterapista è il suo braccio destro, l’operatore, la messa in pratica di queste tecniche riabilitative, preventive e curative.

Abano Terme si presenta come un sito ottimo per la fisioterapia in quanto combina i tipici trattamenti fisiokinesioterapici all’azione antalgica e decontratturante dell’acqua termale. Questo riduce i tempi di riabilitazione richiedendo anche uno sforzo minore grazie all’alleggerimento del peso corporeo del 90% con l’immersione in acqua. Inoltre, il fango terapeutico delle Terme Euganee è brevettato e unico in Europa per le sue proprietà e i suoi benefici. L’Hotel AbanoRitz, come le altre strutture termali, dispone di un reparto specializzato e i trattamenti termali sono convenzionati col sistema sanitario nazionale.

L’efficacia delle cure e la magnificenza dei luoghi è già nota in epoca pre-romana, nella quale le popolazioni locali erano affascinate da queste acque fumanti dagli odori acri. La storia inizia proprio dal Montirone, a pochi metri dall’Hotel.

All’AbanoRitz, sotto la supervisione del nostro direttore sanitario, è possibile avere un programma ad hoc per la riabilitazione in numerose patologie degenerative, reumatiche, postraumatiche, postchirurgiche. Ognuno dei nostri operatori è altamente preparato e certificato. Qui vi presentiamo dott. Antonello Fattore.

“Nient’altro che la funzione può rispristinare la funzione, nient’altro che il movimento può ripristinare il movimento.”

Mennel

© Giulia Miotto

Ci parli un po’ di Lei: lavoro, formazione, percorso, …

Dopo la laurea ho iniziato a lavorare in ambito ortopedico ospedaliero rieducando alla funzione. Mi sono poi appassionato al mondo della Terapia Manuale e mi sono formato in OTM (Ortopedic Manual Therapy) avanzata e poi in Manipolazione Fasciale. Negli ultimi anni ho riscoperto l’acqua termale e le sue molte potenzialità: ad oggi integro l’Idrokinesiterapia al lavoro “a secco” sul lettino.

Cosa l’ha spinta verso la fisioterapia?

Fin da bambino avrei voluto diventare fisioterapista. Non so il perché, ma la cura della persona attraverso il movimento e la manipolazione dei tessuti mi ha sempre affascinato. Il fisioterapista come guaritore moderno? Forse si!!!

Quali altri traguardi vorrebbe raggiungere?

Mi piacerebbe approfondire il lato preventivo della riabilitazione, organizzando corsi di gruppo molto specifici per i singoli problemi più comuni. Si potrebbero così abbracciare molti più utenti che iniziano ad avere dei problemi “comuni” che, se non trattati si aggraverebbero, portando le singole persone a entrare in quella spirale di esami diagnostici, visite, fisioterapie, ecc, non più così facili da risolvere.

Quali sono i campi in cui si possono avere maggiori risultati e quali sono le tecniche più efficaci?

Sicuramente il campo dei disordini muscolo-scheletrici è quello in cui la terapia manuale può essere più incisiva, fin dalla prima seduta; comunque tutto l’ambito ortopedico e reumatologico può trarre grosso giovamento, ma essendo solitamente qui i problemi già strutturati, si necessitano più trattamenti.

Che cos’è la terapia manuale?

La terapia manuale è una branca specialistica della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscoloscheletriche. Si basa su un ragionamento clinico e utilizza approcci di trattamento altamente specifici che includono pratiche manuali ed esercizi terapeutici. L’obiettivo è di ristabilire il movimento ottimale delle articolazioni e della muscolatura dei distretti corporei compromessi.

Quale consiglio migliore dare per preservare un benessere psicofisico?

Fare quello che piace, senza precludersi niente. L’importante è conoscere le “debolezze” del proprio corpo e attrezzarsi per superarle, con il movimento e l’alimentazione.

E noi ringraziamo il dott. Antonello Fattore per averci concesso qualche minuto del suo tempo. Lo potete trovare qui all’AbanoRitz insieme ad altri operatori altamente preparati e che vi invitiamo a scoprire e conoscere cliccando qui.

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